Il “Bagno nel Bosco” nasce in Giappone come pratica di benessere e medicina preventiva con il nome di 森林浴 (Shinrin Yoku). Esperienza consolidata nei Paesi d’oriente, diviene pratica conosciuta, praticata e studiata anche in occidente, oggi anche in Europa ed in Italia. Maggiormente nota come Forest Bathing o, se medicalmente accompagnata, come Forest Therapy.
Una lenta e lunga camminata tra gli alberi, assaporata a piccoli passi, con tutti i cinque sensi, senza fretta ed in silenzio apporta numerosissimi benefici alla nostra salute.
Gli studi scientifici, dell’ultimo trentennio, dimostrano che immersioni in ambienti forestali fanno bene alla salute mentale e fisiologica. Gli effetti misurati sono diretti ed hanno una incidenza, che perdura in parte anche dopo l’immersione, sulla sfera cardiocircolatoria, immunitaria, neurologica e psicologica. Sono stati registrati impatti positivi sull’umore e sui livelli di stress, con miglioramenti della funzione cardiovascolare e degli indici neuroendocrini, metabolici, immunitari e infiammatori, anti-ossidanti ed emodinamici.
Il Bosco, a parità di esercizio fisico, migliora le funzioni fisiologiche e le normalizza, con un effetto molto maggiore rispetto ad altre aree naturali o urbane.
Perché questi effetti positivi? La ricerca scientifica si è concentrata in prevalenza sulla emissione in atmosfera, da parte delle piante ma anche dallo stesso suolo forestale, di composti organici volatili, i cosiddetti terpeni. La loro inalazione è benefica per l’uomo e agisce con impatto positivo sul piano psicologico ed addirittura cognitivo e con funzioni antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulanti. Ogni Bosco ha sue proprie concentrazioni di sostanze, oli essenziali, in base alle specie arboreee e alla stagione. Altri studi si sono invece concentrati sugli effetti della visione nel bosco, delle strutture ripetitive e frattali, tra cui in particolare proprio gli alberi, o sugli effetti attraversi l’udito grazie all’ascolto dei suoni tipici della foresta.
Un recente e riuscito tentativo di sistematizzare gli studi sullo Shinrin Yoku, con annessa bibliografia, a cui si rimanda, è una ricerca del CNR , “TERAPIA FORESTALE” in collaborazione con il CAI, a cura di Francesco Meneguzzo e Federica Zabini , 2020.
Fig. 3.3. Effetti dell’immersione in ambienti forestali sul sistema psico-neuro-immuno-endocrino umano. Terapia Forestale, CNR e CAI, 2020, a cura di Francesco Meneguzzo e Federica Zabini , 2020
PERCHÉ praticare un BAGNO NEL BOSCO? Per migliorare la propria salute mentale, fisica e sociale attraverso una ri- connessione con la natura e contemporaneamente migliorare le relazioni interpersonali, la coesione sociale e contribuire a tutelare il patrimonio forestale, attraverso una fruizione rispettosa e una rinnovata consapevolezza e comprensione dell’importanza degli alberi per la vita.
Amadriadi offre escursioni accompagnate nei boschi maremmani, in particolare nei boschi di Tirli, Castiglione della Pescaia e delle Bandite di Scarlino, come una esperienza multisensoriale, di cammino guidato, in gruppo, di circa tre ore o come una immersione di due o tre giorni. Se sei interessata/o a partecipare scrivici e ti inseriremo nella nostra programmazione, inviandoti proposte e calendari: associazioneamadriadi@gmail.com
Le nostre sessioni partono al raggiungimento di un numero minimo di sei persone ed un massimo di 15. Prevedono l’accompagnamento con guide esperte, adottando tre diversi approcci: forestale, di mindfulness, ed un percorso, ben distinto, denominato percorso di riconnessone natura, introdotto in Canada da Hubert Mansion, ideatore e cofondatore della Université dans la nature.